Porto con me le ferite di tutte le battaglie che ho evitato (Pessoa)
- alexanderesposito4
- 4 mar 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Porto con me le ferite di tutte le battaglie che ho evitato ma che ho anche combattuto.
Mi permetto di cambiare la frase, se pur di grande intensità. Alla fin fine rimaniamo feriti anche quando evitiamo una battaglia, forse per non perire ad un fallimento o forse per non confrontarci con il rischio di una perdita.
Perchè passare dal dolore se posso non farlo?
Questo è un pensiero abbastanza comune, specialmente nelle persone estremamente ansiose. Ma nel momento in cui si evita una battaglia, la sofferenza aumenta, il dolore pure. L'evitamento, che è la prima scelta per molte persone come antidoto alla sofferenza, crea in realtà più sofferenza.
È un palliativo che funziona a breve. Ma la vita è trauma e lotta incessante fin dalla nascita.
Il dolore e le nostre ferite sono ciò che ci rendono esseri umani unici e irripetibili.
Essere feriti e ricordare di esserlo ci rende più vicini all'altro. Per cui le battaglie evitate sono sempre battaglie combattute. Perchè nel momento in cui si evitano si combatte con se stessi. Nel momento in cui si combattono, si combatte per se stessi.
Alessandro Esposito
392-0423204
Comments